lunedì 16 aprile 2018

Recensione "Selvaggio" di Gwendolen Hope

Buon pomeriggio romantici!
Alexandra Blandino ha letto Selvaggio di Gwendolen Hope, un romanzo pubblicato in Self Publishing.

Titolo: Selvaggio
Autrice: Gwendolen Hope
Genere: Romanzo
Editore: Self Publishing
Ebook: 0,99 euro
Cartaceo: 13,29 euro
Per acquistarlo → Selvaggio

to be continued...

SINOSSI
"Non hai idea di cosa tu abbia realmente bisogno, fino a quando non sbatti la faccia contro quel qualcosa…"
Isabelle, medico di pronto soccorso, viene improvvisamente catapultata in Australia alla ricerca del padre rapito da un’organizzazione misteriosa. Nella selvaggia foresta di Daintree incontra Alec, un uomo che vive ai margini della civiltà, con le proprie personali regole e che ha scelto la solitudine come compagna di vita.
Alec instaurerà con Isabelle un rapporto conflittuale e turbolento ma pieno di tensione sessuale, la proteggerà dalle insidie dei rapitori e fra i due finirà per nascere una tormentata e urgente passione. 

" … Ingollai l’acqua avida mentre pensavo a come approcciare. Stavo subendo il suo controllo, il dominio del suo corpo, l’influenza di tutto il testosterone che quell’uomo così poco civilizzato emanava. C’era qualcosa di primitivo in lui, di primordiale e affascinante. I suoi occhi mi squadravano senza alcuna pietà o alcun filtro. Stava vagliando la merce. Di nuovo. Vidi lo sguardo soffermarsi sui miei seni e poi sui fianchi, all’altezza delle pelvi. Anche se coperta dagli indumenti, mi sembrava che mi stesse guardando come se fossi completamente nuda. Ciò che io poco prima avevo fatto con lui, adesso lui lo stava facendo con me…"

Lettura riservata a un pubblico adulto.

RECENSIONE
Ho voluto dare una seconda possibilità a Gwedolen Hope, avevo letto un suo romanzo e valutato negativamente, beh mi sono ricreduta con Selvaggio.
Il romanzo parla di Isabelle, un medico di pronto soccorso che per salvare il padre rapito in Austrlia si catapulta nella selvaggia foresta di Daintree. Qui, mentre cerca di fuggire ai suoi “strozzini” si scontra con Alec, un bellissimo selvaggio che la salva e allo stesso tempo le fa perdere la testa. Tra i due c'è una forte tensione sessuale, ma il loro rapporto è turbolento.

“Era un selvaggio e da selvaggio si stava comportando, non c’era nulla di cui stupirsi. Ciò che era veramente scioccante era che anche io mi sentivo selvaggia come lui, mi comportavo allo stesso modo e non pensavo neanche per un istante di potermi fermare.”

Perché il padre di Isabelle è stato rapito?
Perché questa gente dopo aver ricevuto i soldi del riscatto danno la caccia anche a lei?
Chi è realmente Alec e perché, se è coinvolto nel rapimento, la protegge?

“Non riuscivo a capire perché facessero quei discorsi. Perché quella gente mi voleva così tanto male? A me e alla mia famiglia? Erano dei sadici assassini? Dei serial killer?”

Il libro è molto breve, l’ho letto in poche ore.
L’ho trovato abbastanza scontato e irreale, ma a differenza di altri romanzi che ho reputato scontati, questo mi è piaciuto.
Sapevo a cosa andavo incontro, ma era ciò che volevo leggere. I personaggi principali sono descritti molto bene tanto da riuscire a vivere le scene con trasporto, la lettura è scorrevole, le scene di sesso non sono volgari e ho amato la suspense che l'autrice è riuscita a creare.
Mi sono ritrovata diverse volte a trattenere il fiato per il forte coinvolgimento.
La mia curiosità è stata così forte da andare avanti con la lettura e dare una seconda possibilità alla Hope.

“Varcai la soglia della piccola stanza, era separata da quella in cui ci trovavamo solo da un’apertura ad arco senza porta. C’era un lettino di acciaio con delle cinghie che facevano venire i brividi. Anche lì c’era una gabbia, ma una soltanto e di dimensioni maggiori rispetto alle altre. Perché questa non conteneva un animale bensì un essere umano. Un ragazzo.”

Un romanzo con un titolo simile lo avevo immaginato diverso, credevo di leggere scene di sesso selvaggio e non certo una delicata storia d’amore che sono riuscita a scovare tra Alec e Isabelle. Mi sono commossa quando Alec si è confidato, ho provato un senso di impotenza verso un essere, ai tempi, debole e indifeso.
«Soffrivo la fame» disse guardando nel vuoto. [...] «I dolori allo stomaco erano talmente forti che delle volte ancora li sogno la notte.» [...] «Quando mi portavi il pane  per me era una grande gioia incontenibile, qualcosa che non sono in grado di descriverti.»
Tengo a precisare che quando scrivo “romanzo scontato” non mi riferisco alla trama che invece ho trovato originale e per nulla banale, ma prevedibile nello svolgersi dei fatti.

Bello
Alla prossima, Alexandra Blandino.
Il team di Passion For Books. ♥

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